Introduzione

Introduzione, pp. 5-6, QUADERNI del CDS n° 22-23 – Anno XII – Fascicolo 1 e 2 – 2013

di Maurizio Biasin

Nel 2013 fu pubblicato un volume dei «Quaderni del CDS» che raccoglieva varie ricerche sulla chiesa dei Santi Bernardo e Brigida di Lu-cento, in occasione del 550° anniversario della fondazione della parroc-chia. Le ricerche riguardavano diversi aspetti della storia della chiesa: il rapporto tra parrocchia e parroci con la comunità, lo sviluppo architet-tonico della chiesa, gli aspetti storico-artistici delle cappelle e delle sta-tue seicentesche, alcuni documenti storici fondativi della parrocchia, il ricco inventario parrocchiale.
Come spesso accade quando si fa ricerca, quel lavoro di indagine ha suscitato ulteriori curiosità, fatto emergere nuovi interrogativi, lasciato in sospeso questioni irrisolte. D’altro canto, i limiti editoriali di spazio ci hanno impedito in quell’occasione di pubblicare tutto ciò che era emerso durante il seminario di ricerca.
Con questo volume dei «Quaderni del CDS» si colmano alcuni limiti e si proseguono alcune ricerche di quel lavoro. I contributi qui presenti sono di due tipi: il primo riguarda alcune ricerche relative al cantiere di restauro di fine anni Cinquanta e inizio anni Sessanta del Novecento, che completano quanto già pubblicato sull’evoluzione architettonica e artistica della chiesa; il secondo riguarda un ampia ricerca sulle cappelle campestri nel territorio della parrocchia, che non trovò spazio nella pre-cedente pubblicazione.
Sui restauri avvenuti a cavallo degli anni Cinquanta e Sessanta ven-gono pubblicati quattro contributi: uno riguarda i lavori di risistema-zione complessiva degli ambienti interni alla chiesa, mentre due si sof-fermano sulle opere pittoriche realizzate in quel frangente, quali l’affre-sco nell’abside, realizzato da Ermanno Politi, e la pala d’altare dedicata a sant’Antonio presso l’altare seicentesco sinistro, opera di Emilio Fio-rio; conclude questa parte del volume una scheda su quest’ultimo arti-sta, del quale non esistono fonti bibliografiche significative. La fase di restauro oggetto di queste ricerche ha trasformato notevolmente l’aspetto interno della chiesa, rendendolo – per quanto riguarda la di-stribuzione degli spazi e l’iconografia – sostanzialmente quello che è ora.
La seconda parte del volume è dedicata alle cappelle campestri pre-senti nella parrocchia a cominciare dall’età moderna, e sorte in connes-sione con le principali cascine che costellavano il territorio di Lucento; la ricerca, dunque, riguarda anche le cascine e le ville da cui esse dipendevano. Una prima parte del contributo espone le caratteristiche documentarie sulla quali si è basato il lavoro di ricerca e introduce al-cuni aspetti storiografici relativi alle realtà comunitarie e liturgiche che ruotavano attorno alle cappelle; la seconda parte analizza singolarmente le varie cappelle.
L’istituzione ecclesiastica locale, non solo ha svolto un ruolo impor-tante per la comunità, ma è anche una ricca fonte di tracce documenta-rie su di essa; questo volume aggiunge ulteriori tasselli alla conoscenza della storia della chiesa e della comunità, ma certamente non esaurisce ulteriori ambiti di indagine. Anche solo guardando ai temi trattati in questa sede non mancano gli spazi per ulteriori approfondimenti, ma altri aspetti sono frutto di ulteriori ricerche sin da ora, in particolare rispetto alle dinamiche oratoriali, che possono diventare una chiave im-portante di riflessione sulla soggettività degli attori sociali che hanno determinato la cultura e la moralità della comunità di Lucento.
L’intenzione, quindi, è che ulteriori lavori di ricerca sulla chiesa di Lucento vengano pubblicati sui «Quaderni del CDS» in futuro; chiunque sia interessato ad approfondire e scoprire aspetti di questa storia, nel modo più professionale che gli è possibile e in una dinamica di studio seminariale, è invitato a parteciparvi.