Emilio Fiorio

di Elisa Sitrialli

SITRIALLI E., 2013, Emilio Fiorio, in «Quaderni del CDS», n. 22-23, Anno XII, pp. 69-80


Abstract

La scheda ricostruisce la figura del pittore Emilio Fiorio, autore della pala dell’altare di Sant’Antonio da Padova, tuttora presente nella chiesa di Lucento. Essa si basa soprattutto sulla testimonianza della figlia Fiorella, intervistata nel 2008, e su un articolo di giornale uscito alla sua morte. La bibliografia è purtroppo limitata e frammentaria, non essendoci specifiche pubblicazioni che ne delineino un profilo biografico e professionale. Si è reso necessario un controllo delle indicazioni delle fonti principali, che andavano depurate da informazioni apparse talvolta eccessivamente “agiografiche”. Ne emerge l’immagine di un pittore, che formatosi all’Accademia Albertina, grazie all’influenza dei suoi illustri docenti, tra gli anni ’30 e ’40, lavora presso Casa Savoia, collaborando alla decorazione di palazzi, tenute di caccia e i treni reali. Nello stesso periodo, espone diversi quadri alla Promotrice delle Belle Arti di Torino, e, nel 1941, al Premio Cremona. Nel dopoguerra, collabora con alcune case editrice cattoliche, illustrando pubblicazioni, soprattutto per ra-gazzi. Affresca cappelle cimiteriali, chiese e palazzi, in diverse zone del Piemonte, ma è a Giaveno, dove si trasferisce, che si concentra la sua attività.
ELISA SITRIALLI, Emilio Fiorio
The profile of the painter Emilio Fiorio, author of the altarpiece of Saint Anthony of Padua, still present in the church of Lucento, is based particularly on the testimony of his daughter Fiorella, interviewed in 2008, and on a newspaper article published after his death. The bibliography is unfortunately limited and fragmented, there are not specific publications that delineate a biographical and professional sketch. It has been necessary to control the main sources, which have been purified by informations that seemed to be sometimes overly “hagiographic”. The artist studies at the Accademia Albertina, and thanks to the influence of his eminents professors, between the 30s and 40s, he works at Casa Savoia, collaborating on the decoration of palaces, hunting estates and royal trains. In the same period, he exhibits several paintings at the Promotrice delle Belle Arti in Torino, and, in 1941, at the Prize Cremona. After the war, he collaborates with some catholic publishing houses, illustrating publications, especially for children. He frescos cemetery chapels, churches and buildings, in different areas of Piedmont, but it is espe-cially in Giaveno, where he moves, which are concentrated his activities.

AUTORE
ELISA SITRIALLI (Torino, 1974), si è laureata in Scienze Politiche in in-dirizzo storico presso l’Università degli Studi di Torino. Lavora come bi-bliotecaria presso un’istituzione museale torinese. Si interessa di storia sociale del Novecento e di valorizzazione del patrimonio storico-arti-stico del territorio.